L’invito a Emilio Mancino Lepido  

 

(E’ Permesso?!, 18 Maggio 1924)

(Versi sciolti o meglio ruzzolati, tradotti dal latino di Axillus)   

 

 

O tutto-sale, o tutto-pepe, o lepido Mancino Emilio, o in tutto e in tutti il comico – intendi il “lato comico” prontissimo a rintracciare, a perseguire, a mettere leggiadramente in mostra, ad ammannircelo in boffici meringhe ed in batuffoli lievi, conditi di piccanti spezie, chè taci, o tutto-sale, Emilio Lepido?

Perché al vecchio E’ Permesso?! la tua arguzia da gran signore prodigasti, e all’umile figlio, al novello giovenil germoglio del glorioso tronco, alla efemeride ch’Empoli tutta allieta e manda in giolito(?), neghi del tuo sorriso anco la smorfia? Vuoi forse che dinanzi ti si prostrino Il Curioso, Fiorello ed il Filosofo, come si fa dinanzi a un Nume altissimo a gran voce clamando:

– O Emilio Lepido Mancino, o tu che se ten vai per l’argine dell’Arno, e s’anco l’Arno è in piena, subito si ferman l’onde poi che il fiume ghiacciasi, o Lepido Mancin, fa che il tuo spirito pur sovra noi discenda, e guizzi, e vivido di burle e motti e baie e cianciafruscole e frizzi un colossal fascio riverberi?

Ah! lo sappiam che tutti i belli fannosi pregare: è vecchia storia. Ma tu… proprio un Narciso ti credi? O ver da credere è che sull’alma tua potesse il fascino del tarchiato Mazzingo, il padre nobile dell’E’ Permesso?! antico, al cui mellifluo Vieni meco, sì come a dolce cantico di Sirena, cedesti, o Emilio Lepido? (Mazzingo…una Sirena!!

Eh via, di grazia, chi siamo, allora, noi? Ma…più che Veneri. E tu resisti?…) – Ebben, la nostra fervida preghiera ascolta, o tutto-sale, o Lepido Mancino Emilio. Torna ai lari patrii… Che se la miniatense coccoveggia forte t’ammaliò così da spegnere per sempre in te l’amor delle carciofole e per il graveolente Circondario quel che un giorno a te fu sì caro, e teneramente allattasti e vigilasti, Il Piccolo, ora diserti (o perfido!…o fedifrago!…) ti schiari un Dio l’obnubilato cerebro e te, Mancin (“pomposamente preside appellato” nel carme colascionico di Giulio Tellio), riconduca a’ palpiti del nostro core che sussulta e trepida…

L’E’ Permesso?! ti attende: attende i gelidi fuochi di fila dellepirotecniche freddure a getto rapido e continovo, specialità della tua casa, o Emilio. Se hai core in petto e dentro il core nobili sensi, non più tardar, Mancino Lepido. L’E’ Permesso?! ti grida a voce altissima: – Canta, o cicala, io ti grattai la pancia.